13 Domande Cognizione

 

121. E’ possibile che sia pronunciata una sentenza definitiva solo per alcune domande e non per tutte quelle formavano oggetto della causa, quando l'istruttore ha rinviato tutta la causa davanti al collegio?

1. No, non è possibile, il collegio dovrà rinviare tutta la causa, comprensiva delle diverse domande davanti al giudice istruttore, oppure deciderla per intero;

2. Si è possibile, ma per giungere a questo il collegio dovrà prima procedere con ordinanza alla separazione delle cause connesse, decidendone alcune con sentenza, mentre le altre le rimetterà con ordinanza innanzi al giudice istruttore;

3. Si è possibile, ma in tal caso il collegio dovrà prima procedere con sentenza alla separazione delle cause connesse, e poi, per le domande dove sia possibile una decisione, provvederà a deciderle con sentenza.

 

122. Quando il collegio ritiene che la questione pregiudiziale di merito o preliminare di rito sia infondata, con quale provvedimento decide?

1. Con sentenza, che però sarà non definitiva;

2. Con ordinanza, perché rimetterà le parti davanti al collegio;

3. Con sentenza definitiva.

 

123. La sentenza non definitiva è impugnabile?

1. Trattandosi di sentenza non definitiva è chiaramente non impugnabile;

2. Si è impugnabile, nei normali termini, ma la parte soccombente potrà fare anche riserva d'impugnazione, per impugnarla poi insieme alla sentenza definitiva;

3. La sentenza definitiva è impugnabile, ma la legge implicitamente riconosce la possibilità per la parte soccombente di impugnarla insieme alla sentenza definitiva, sospendendo automaticamente i termini per l'impugnazione della sentenza non definitiva fino al giorno in cui sarà depositata la sentenza definitiva.

 

124. La sentenza di condanna generica è titolo esecutivo?

1. No, non è titolo esecutivo perché la decisione c'è stata solo sull'esistenza del diritto, ma non sul quantum, cioè su quanto spetta alla parte vittoriosa;

2. L'articolo 474 del codice di procedura civile menziona fra i titoli esecutivi le sentenze, e quindi anche la sentenza di condanna generica;

2. No, non è titolo esecutivo, perché nell’elencazione dei titoli esecutivi è espressamente esclusa la sentenza di condanna generica;

 

125. È sempre vero che il giudice condanna la parte soccombente alle spese del processo?

1. No, non è sempre vero, il giudice non condannerà la parte soccombente nel processo, quando riscontrerà che la parte vittoriosa è in condizioni economiche tali da poter sopportare le spese del processo, fermo restando il suo diritto ad ottenere quanto gli spetta secondo quanto accertato nel processo di merito.

2. Sì, la parte soccombente è in ogni caso condannata alle spese del processo proprio perché si è vista riconosciuta il torto in merito al processo stesso, e quindi sarebbe assurdo che le spese del processo andassero a gravare sulla parte che poi è risultata vittoriosa, cioè sulla parte che ha dimostrato di avere ragione;

3. No, non è sempre vero, per esempio il giudice se accoglie la domanda in misura non superiore all'eventuale proposta conciliativa, condanna la parte che rifiutato la proposta senza giustificato motivo al pagamento delle spese del processo maturate dopo la formulazione della proposta, e tale parte potrebbe essere anche la parte vittoriosa del processo;

 

126. Che significa dire che il giudice compensa le spese del processo tra le parti?

1. Sono casi particolari in cui il giudice per particolari ragioni, per esempio soccombenza reciproca, decide che le spese del processo non saranno accollate all'una o all'altra parte, ma ogni parte non sarà rimborsata delle spese del processo ha fino a quel momento anticipato;

2. La compensazione delle spese che fa il giudice alle parti, riguarda casi molto particolari, e fa riferimento ai casi in cui abbiano partecipato processo alcune parti che non abbiano i mezzi economici sufficienti per poter poi sopportare il costo delle spese processuali; in tal caso le spese del processo saranno compensate dal giudice con ordinanza, e tali spese graveranno sullo Stato.

3. La compensazione delle spese spetta in realtà a una sola parte, la parte vittoriosa, quando si accerti che l'altra parte non ha i mezzi necessari per pagare le spese processuali; in tal caso il giudice con ordinanza dispone la compensazione delle spese per la parte vittoriosa, facendo gravare i relativi costi sullo Stato.

 

127. Abbiamo visto che in certi casi il giudice può compensare le spese tra le parti, e abbiamo visto anche che niente c’entrano le condizioni economiche delle parti, ma allora quando il giudice può realmente compensare le spese tra le parti?

1. Se vi è soccombenza reciproca o concorrano gravi ed eccezionali ragioni espressamente indicate nella motivazione;

2. Se vi è soccombenza reciproca ovvero nel caso di assoluta novità della questione trattata o mutamento della giurisprudenza rispetto alle questioni dirimenti;

3. Se vi è soccombenza reciproca o la parte vittoriosa ha rifiutato la proposta conciliativa avanzata dall’altra parte. In tal caso il giudice compensa le spese quando riscontra che la proposta avanzata appariva comunque adeguata nel momento in cui fu avanzata.

 

128. Nel caso di responsabilità aggravata il giudice aumenterà in via percentuale il risarcimento del danno già riconosciuto alla parte vittoriosa?

1. In questi casi vi è un'ulteriore voce di risarcimento del danno, che si aggiunge a quello che eventualmente già è stato riconosciuto dal giudice;

2. Sì, la responsabilità aggravata comporta un aumento percentuale di risarcimento del danno già riconosciuto alla parte vittoriosa, l'entità della percentuale è stabilita discrezionalmente dal giudice con ordinanza;

3. No, in questi casi il giudice si rifarà, per determinare l'entità del risarcimento del danno, a delle tabelle pubblicate dal consiglio superiore della magistratura.

 

129. Che cosa s’intende dire quando si afferma che la sentenza è passata in cosa giudicata formale?

1. Si intende dire che per impugnare la sentenza, sarà necessario seguire le forme previste dalla legge;

2. Si intende dire che la sentenza non è più suscettibile di essere impugnata con i mezzi d'impugnazione ordinari;

3. Si intende dire che la sentenza non potrà in nessun caso essere impugnata, nemmeno con i mezzi impugnazione straordinari.

 

130. Che cosa s'intende dire quando si afferma che la sentenza è passata cosa giudicata sostanziale?

1. Si intende dire che il giudice è riuscito ad accertare la sostanza della questione, ma tale sostanza potrà sempre essere rimessa in discussione con una nuova sentenza che produca un nuovo accertamento di merito;

2. Si intende dire, e si presuppone, che la sentenza sia già passata in cosa giudicata formale, e di conseguenza l'eventuale accertamento di merito contenuto della stessa sentenza fa stato fra le parti gli eredi degli aventi causa.

3. La sentenza è passata in cosa giudicata sostanziale quando le parti abbiano dichiarato espressamente e concordemente che non intendono più portare alla cognizione del giudice quel particolare diritto che è stato già oggetto del processo.