14 Domande Cognizione

 

  

131. Una sentenza passata in cosa giudicata formale passa sempre anche in cosa giudicata sostanziale?

1. No, perché una sentenza per passare dalla cosa giudicata formale alla cosa giudicata sostanziale richiede uno specifico provvedimento da parte del collegio, che le dia tale efficacia.

2. Sì, poiché non si vede come la sentenza che sia passata in cosa giudicata formale non passi poi automaticamente in cosa giudicata sostanziale;

3. No, perché se la sentenza ha un contenuto strettamente processuale, e quindi senza alcun accertamento di merito, passerà in cosa giudicata formale ma non in quella sostanziale;

 

 

132. Perché, parlando delle ordinanze ex articoli 186 bis e ter e quater si parla di ordinanze interinali?

1. Perché si tratta di ordinanze che sono prese nel corso di un processo, e di solito a carattere temporaneo, ad interim appunto;

2. Perché si tratta di ordinanze interdisciplinari, che uniscono gli effetti delle ordinanze agli effetti delle sentenze;

3. Perché si tratta di ordinanze che sono prese da un giudice onorario, ad interim, dovendo poi essere confermate successivamente dal tribunale.

 

 

133. L'ordinanza per il pagamento di somme non contestate può essere presa nei confronti della parte rimasta contumace?

1. No, perché oltre l'espresso divieto dall'articolo 186 bis, la contumacia non equivale mai alla non contestazione dei fatti allegati dall'altra parte;

2. No, perché quando la parte è contumace l’ordinanza può essere presa solo se il giudice dispone espressa notifica della richiesta dell'altra parte affinché questa possa costituirsi e contestare;

3. Sì, perché la mancata contestazione si può anche dedurre dalla mancata costituzione dell'altra parte, che non intervenendo il processo dimostra la sua volontà implicita di non contestazione dei fatti dedotti dalla parte che si è costituita.

 

 

134. L'ordinanza prevista dall'articolo 186 bis è revocabile dal collegio?

1. Sì, ma il collegio potrà revocare l'ordinanza pronunciata al giudice istruttore solo quando sia stato proposto davanti a lui reclamo da una delle parti;

2. Sì;

3. L'ordinanza dell'articolo 186 bis è titolo esecutivo, e conserva la sua efficacia anche in caso di estinzione del processo, così come dispone il secondo comma dell'articolo 186 bis, e di conseguenza, una volta pronunciata, non è impugnabile.

  

 

135. Se il processo si estingue, l'ordinanza ex articolo 186 bis conserverà la sua efficacia, e nel caso in cui ciò accada cosa potrà fare la parte intimata attraverso l'ordinanza per resisterle?

1. L'ordinanza conserva l'efficacia di titolo esecutivo anche dopo l'estinzione del processo, ma nel caso in cui la parte che si è vista intimare il pagamento in base a detta ordinanza intenda resisterle, non potrà fare altro che rivolgersi al collegio con atto di reclamo da proporsi entro 10 giorni dalla notifica del precetto;

2. L'ordinanza conserva l'efficacia di titolo esecutivo anche dopo l'estinzione del processo, ma poiché non si tratta di una sentenza, non sarà possibile impugnarle in appello; in caso di esecuzione basata sull'ordinanza pronunciata ex articolo 186 bis, la parte intimata potrà comunque proporre opposizione all'esecuzione per contestare il diritto a procedere alla stessa esecuzione;

3. L'ordinanza conserva l'efficacia di titolo esecutivo anche dopo l'estinzione del processo, nel caso in cui la parte vittoriosa porti a esecuzione l’ordinanza, la parte soccombente non potrà fare altro che subire l'esecuzione, salvo chiedere il risarcimento del danno in un apposito giudizio, volto a fare accertare infondatezza del diritto azionato attraverso l'ordinanza.

 

 

136. Fino a quando può essere chiesta l'ordinanza ex articolo 186 ter.

1. Può essere chiesta fino al momento della precisazione delle conclusioni;

2. Può essere chiesta non oltre la prima udienza ex articolo 183;

3. Può essere chiesta in ogni stato e grado del processo.

 

137. L'ordinanza ex articolo 186 ter, può essere chiesta contro la parte che è rimasta contumace?

1. Sì, può essere chiesta, ma sarà necessario notificarla all'altra parte, che avrà gli ordinari 40 giorni per potersi costituire ed opporsi, così come accade nel caso di opposizione a decreto ingiuntivo.

2. No, abbiamo già visto che nell'ipotesi dell'articolo 186 bis, sicuramente meno impegnativa rispetto a questa, che la mancata costituzione non equivale mai a non contestazione, e allora è evidente che un'ordinanza dalle conseguenze così incisive, potrà essere pronunciata solo nei confronti della parte costituita;

3. Sì, può essere chiesta, ma dovrà essere notificata all'altra parte ex articolo 644; la parte intimata avrà 20 giorni di tempo dalla notifica per costituirsi e contestarla, in mancanza acquisterà l'efficacia di titolo esecutivo ex articolo 647;

 

 

138. Quando l'ordinanza ex articolo 186 ter è dichiarata provvisoriamente esecutiva?

1. L'ordinanza sarà dichiarata provvisoriamente esecutiva su esplicita richiesta della parte, quando si alleghino al giudice istruttore particolari motivi di necessità e urgenza.

2. L'ordinanza sarà dichiarata provvisoriamente esecutiva solo quando il richiedente avrà fornito le prove previste dall'articolo 642 bis;

3. Quando sia fondata sulla prova scritta forte di cui all’articolo 642, ma potrà essere dichiarata provvisoriamente esecutiva anche quando i documenti prodotti dalla parte ha chiesto l'ordinanza non siano idonei ad ottenere la provvisoria esecuzione, ma l'altra parte costituita non si è opposta con prova scritta o di pronta soluzione.

  

 

 

139. Fino a quando può essere pronunciata l'ordinanza ex articolo 186 quater?

1. L'ordinanza può essere pronunciata esaurita l'istruzione, ma prima della decisione finale del collegio;

2. L'ordinanza può essere pronunciata in qualsiasi momento del processo;

3. L'ordinanza può essere pronunciata non oltre la prima udienza di comparizione trattazione di cui all'articolo 183.

 

 

 

140. L'ordinanza pronunciata ex articolo 186 quater può acquistare efficacia di sentenza?

1. No, trattandosi di provvedimento interinale non potrà mai acquistare l'efficacia di sentenza, ma potrà comunque sempre essere revocata e modificata dal collegio;

2. Sì, ciò potrà accadere se processo si estingue oppure quando la parte intimata dall'ordinanza non manifesta entro 30 giorni dalla sua pronuncia in udienza o dalla sua comunicazione la volontà che sia pronunciata la sentenza finale.

3. Sì, l'ordinanza potrà acquistare efficacia di sentenza, ma solo se la parte intimata depositerà un'espressa dichiarazione con la quale rinuncerà alla sentenza finale, e ciò per impugnare tale ordinanza divenuta sentenza, direttamente davanti al giudice di appello.