2.  Domande lavoro


11. Il convenuto che non si costituisce nei termini indicati dalla legge, andrà incontro alle stesse decadenze previste per il convenuto che non si costituisce nei termini nel rito ordinario?

1. No, le decadenze saranno più gravi, perché il convenuto dovrà indicare anche i mezzi di prova e documenti che offre in comunicazione, che saranno depositati insieme alla memoria difensiva;

2. Sì, la situazione è praticamente identica, in merito le decadenze, a quella prevista per il convenuto nel rito ordinario, solo che qui il termine di costituzione è più breve, 10 giorni al posto di 20 rispetto alla prima udienza;

3. No, le decadenze saranno più gravi, perché il convenuto che non si costituisce nei termini nel rito del lavoro, non potrà più proporre domanda riconvenzionale, che invece può essere proposta anche successivamente al termine ordinario di costituzione da parte del convenuto nel rito ordinario.



12. Nel rito del lavoro le conseguenze della proposizione della domanda riconvenzionale sono le stesse che nel rito ordinario?

1. Se la domanda riconvenzionale è stata proposta nei termini, non si riscontrano differenze tra rito ordinario il rito del lavoro.

2. No, perché la proposizione della domanda riconvenzionale comporterà la scelta di un nuovo giudice per la sua trattazione;

3. No, perché ci sarà uno spostamento della prima udienza;

 

 

 

13. Nel rito del lavoro possono intervenire terzi in causa?

1. Sì, esattamente negli stessi modi previsti per il rito ordinario, e con le stesse conseguenze in merito al giudizio in corso.

2. No.

3. Sì.

 

14. Nel rito del lavoro chi fissa la data della prima udienza?

1. Il giudice;

2. L'attore nel ricorso;

3. Il presidente del tribunale in seguito alla notifica della citazione.

 

 

15. Esiste nel rito del lavoro un termine di comparizione?

1. In pratica sì, perché ricorrente deve lasciare almeno 60 giorni tra la notifica del ricorso al convenuto, e la data di udienza fissata dal giudice;

2. In pratica sì, perché ricorrente deve lasciare almeno 30 giorni tra la notifica del ricorso al convenuto, e la data di udienza fissata dal giudice;

3. Sì, ed è lo stesso previsto nel rito ordinario, solo adattato al rito del lavoro; il ricorrente dovrà lasciare almeno 90 giorni tra la notifica del ricorso, e la data di udienza fissata dal giudice.

 

 

 

16. Nella prima udienza di discussione, il giudice dovrà obbligatoriamente tentare la conciliazione fra le parti?

1. No, perché se è stato abolito il tentativo di conciliazione obbligatorio prima del giudizio, non si vede l'utilità di far tentare ancora la conciliazione al giudice in udienza;

2. Il tentativo è obbligatorio;

3. Sì, è obbligatorio, ma solo quando le parti concordemente lo richiedano, come anche accade nel caso dell'articolo 183 nel rito ordinario.


 

 

17. Che succede se una parte non si presenta in udienza, nemmeno a mezzo di rappresentante, e quindi e  renda impossibile  la conciliazione?

1. Il giudice valuterà negativamente la mancata comparizione, come argomento di prova sfavorevole nei confronti della parte che non si è presentata personalmente o attraverso un procuratore speciale che sia conoscenza dei fatti di causa;

2. Il giudice valuterà negativamente la mancata comparizione, come argomento di prova sfavorevole nei confronti della parte che non si è presentata personalmente;

3. Il giudice valuterà negativamente la mancata comparizione della parte che non si è presentata per tentare la conciliazione; in tal caso segnalerà l'accaduto al consiglio dell'ordine degli avvocati del luogo di cui fa parte l'avvocato che non si è presentato per tentare la conciliazione.

 

 

 

18. È possibile presentare nuovi mezzi di prova all'udienza di discussione?

1. Sì, ma solo in casi particolari;

2. No, mai;

3. Sì, negli stessi termini in cui è possibile l'indicazione dei nuovi mezzi di prova e documenti ex articolo 183;

 

 

 

19. E’ teoricamente possibile che nel rito del lavoro tutta la causa si possa risolvere (e quindi essere anche decisa) nella prima udienza?

1. No, mai, perché comunque il giudice dovrà rinviare per permettere l'istruzione probatoria, anche quando i testimoni sono presenti alla prima udienza;

2. Sì, ma si tratta di un'ipotesi al di fuori dalla realtà;

3. Sì, ma non è un'ipotesi teorica, in realtà la maggior parte delle cause di lavoro si risolve nella prima udienza;

 

 

 

20. Secondo l'articolo 421 il giudice può disporre d'ufficio in qualsiasi momento l’ammissione di ogni mezzo di prova, anche al di fuori dei limiti del codice civile, ciò vuol dire che il giudice può ammettere prove che il codice non prevede?

1. Sì, il riferimento è generale, nel senso che il giudice può ammettere mezzi di prova del tutto atipici, non previsti sia dal codice civile, sia dal codice di procedura civile.

2. Sì, il riferimento è proprio alla possibilità prevista per il giudice di ammettere prove atipiche, ma questo limite riguarda solo quelle indicate dal codice civile, mentre per quelle del codice di procedura civile è vincolato da quelle indicate da questo ultimo codice.

3. No, il riferimento è sostanzialmente alla prova testimoniale, che può essere ammessa anche al di fuori dei limiti di ammissibilità del codice civile;