Risposta

 

 

23) Caio è il rappresentante di tizio, e tizio un bel giorno gli chiede di comprargli una tonnellata di un certo materiale, materiale particolare perché il prezzo è imposto dalla legge; caso vuole che Caio sia proprio uno dei rivenditori di tale materiale, e quindi, sostanzialmente, acquista il materiale da se stesso, in veste di rappresentante di tizio e in veste di venditore di tale materiale; tizio però si arrabbia di questa cosa, e chiede l'annullamento del contratto sostenendo che Caio ha stipulato un contratto con sé stesso, e quindi sempre annullabile su richiesta del rappresentato; ha ragione Tizio?

 

a) Tizio ha certamente ragione, perché a differenza dell'ipotesi sul conflitto di interessi che già abbiamo visto, qui non ci sono terzi da tutelare, Caio ha sostanzialmente preso in giro Tizio, ed anche abusato la sua fiducia, e di conseguenza non potrà certo chiedere l'adempimento del contratto che ha stipulato con se stesso;

b) Tizio ha sicuramente torto, perché se si è scelto un rappresentante di questo tipo, non potrà poi lamentarsi del fatto che questo rappresentante ha contrattato con se stesso. Scegliendo tale rappresentante e sostanzialmente sapendo, perché difficilmente poteva non saperlo, che questo era anche il rivenditore di questa merce, non si vede come può lamentarsi del fatto che poi il suo rappresentante abbia concluso un contratto con sé stesso;

c) Tizio ha sicuramente torto, perché è vero che la legge dice che il contratto stipulato un se stesso è annullabile su domanda del rappresentato, ma è anche vero che nell'ipotesi specifica che stiamo discutendo, nessun danno il rappresentato tizio poteva avere dalla vendita che Caio ha stipulato con se stesso;-