Risposta
24) Tizio è un professore e tiene delle lezioni private di diritto; un
bel giorno davanti a quattro suoi studenti, gli fa vedere per
esercitazione come si stipula un atto giuridico; chiama quindi uno di
questi quattro studenti e redige una promessa unilaterale con il quale
si impegna a corrispondergli € 2000 nel caso in cui supererà l'esame con
il voto di 30; accade poi che questo studente superi effettivamente
quest'esame con 30, ed avendo conservato il documento firmato dal
professore, pretende di avere i € 2000 promessi in quel documento, ma il
professore si oppone a tale richiesta; chi ha ragione?
a) è evidente che il professore ha redatto quella dichiarazione
solo allo scopo di fare esercitare il suo allievo nella redazione di un
atto giuridico, quindi mancava l'elemento della volontà, e di
conseguenza dell'atto è chiaramente nullo e privo di effetti;-
b) il professore dovrà corrispondere i € 2000 al suo scaltro allievo,
perché è accaduto proprio quello che era scritto nella dichiarazione, e
d'altro canto si tratta di una promessa unilaterale, cioè di un negozio
astratto; di conseguenza non si è ammessi a provare il contrario;
c) il professore non dovrà pagare il € 2000, ma per un motivo molto
semplice, non tanto perché non aveva la volontà di fare con la
dichiarazione, perché la dichiarazione è stata fatta e davanti a
testimoni, ma perché il suo allievo lo ha sostanzialmente ingannato,
sottraendogli la dichiarazione per poi usarla contro il professore; di
conseguenza l'ordinamento non può tollerare tale comportamento in
evidente malafede; |