Risposta

 

25) Tizio lavora presso una multinazionale, e il suo dirigente è una persona autoritaria, ma comunque corretta con i dipendenti; un bel giorno tizio va in ufficio con un orologio antico al polso, che viene notato dal suo dirigente; quest'ultimo, essendo un appassionato di orologi antichi, si avvicina a Tizio e gli chiede se vuole vendere il suo prezioso orologio; tizio in realtà non vuole vendere il suo orologio, ma per rispetto al suo dirigente dice di volerlo vendere, cosa che poi accade effettivamente il giorno dopo per un prezzo adeguato al valore di mercato dell'orologio; accade poi che tizio riceve un'offerta più allettante da un'altra società, e quindi lascia la società dove lavorava, e vorrebbe recuperare il suo orologio chiedendo l'annullamento del contratto di compravendita, potrà farlo?

 

a) certamente si, è accaduto infatti che il dirigente, persona autoritaria, ha certamente sfruttato la sua posizione di forza per ottenere il prezioso orologio, cosa che poi effettivamente è accaduta; di conseguenza Tizio potrà chiedere l'annullamento del contratto e avere di nuovo il suo orologio, ovviamente restituendo la somma che aveva ricevuto;

b) dalla analisi del caso concreto, risulta certamente il dirigente di tizio era una persona autoritaria, ma risulta anche che nessuna pressione ha effettuato su tizio al fine di fargli vendere l'orologio, tra l'altro pagato a prezzo di mercato; di conseguenza Tizio ha agito solo in presenza di una riserva mentale, che non essendo nemmeno percepibile dal suo dirigente, ancor di più non è causa di annullabilità del contratto;-

c) Tizio non potrà avere indietro il suo prezioso orologio, d'altro canto però il suo dirigente ha sfruttato la posizione di forza che arriva nell'ufficio, di conseguenza Tizio potrà chiedere il risarcimento del danno al suo dirigente, perché quest'ultimo ha sfruttato la sua posizione di forza al fine di fargli concludere il contratto di compravendita del prezioso orologio antico;