Risposta
26) Tizio e Caio per motivi personali decidono di stipulare un contratto
simulato, in sostanza tizio fa finta di vendere la sua autovettura a
Caio, e ciò fa perché Caio possa far vedere di essere proprietario di
una preziosa autovettura; avendo Caio fatto la sua uscita con
l'autovettura di tizio, essendosi fatto vedere da tutti gli amici
conoscenti alla guida di questa prezioso autovettura, Tizio e ne chiede
la restituzione, ma Caio si oppone; in tribunale Caio ammette che il
contratto era simulato, ma poiché i due non hanno firmato alcuna contro
dichiarazione, e poiché Tizio può provare il suo diritto solo tramite
controdichiarazione, l'autovettura resta sua per l'impossibilità di
prova del contratto simulato, come andrà a finire?
a) andrà a finire che Caio si terrà autovettura, perché in giudizio
l'unico modo per provare la simulazione fra le parti, è la
controdichiarazione, e trattandosi anche di un contratto lecito, non è
possibile derogare a questa regola; è anche vero però che se Caio non ha
pagato nulla per avere questa autovettura, o darà il dovuto a Tizio,
oppure dovrà restituire l'autovettura;
b) Caio si terrà l'autovettura, perché non redigendo la
controdichiarazione, in realtà le parti hanno fatto intendere che il
contratto non era simulato, ma reale, è la dichiarazione che Caio ha
fatto in giudizio, è stata espressa solo per ignoranza di Caio circa la
reale situazione giuridica che si era venuta a creare tra i due;
c) Tizio riavrà indietro l'autovettura, e ciò perché è vero che
i due non hanno redatto la controdichiarazione, ma è anche vero che la
controdichiarazione e la simulazione sono due cose diverse, e il fatto
che Caio abbia ammesso, quindi confessato in giudizio il contratto era
simulato, comporterà come conseguenza che la simulazione avvenuta è
comunque provata, e come dice la legge, il contratto simulato non ha
effetto tra le parti;- |