| Risposta 
		 
		
		53) Tizio ha stipulato un contratto di compravendita di generi 
		alimentari con il venditore Caio, sottoposto a condizione sospensiva; 
		sostanzialmente la condizione disponeva che Caio avrebbe acquistato la 
		merce, se la banca gli avesse concesso il fido per poterlo fare, e le 
		parti avevano previsto che probabilmente il fido sarebbe stato concesso 
		entro un mese dalla stipula del contratto, oppure rifiutato dello stesso 
		periodo di tempo, ma entrambi non sapevano esattamente il tempo 
		necessario per ottenere il fido, ma Tizio aveva già iniziato le pratiche 
		con la banca. Accade però che il venditore Caio separa i generi 
		alimentari che eventualmente sarebbero spettati a Tizio, e li mette in 
		un capannone molto umido, con il rischio che questi generi alimentari si 
		potessero deteriorare in breve tempo. Tizio venuto a sapere della cosa 
		intima a Caio di spostare immediatamente questi generi alimentari in un 
		capannone adatto a una lunga conservazione, ma Caio si rifiuta, 
		sostenendo che sino a quando la condizione non si avvera, è lui il 
		titolare e proprietario di detti beni, e quindi può farne quello che 
		vuole. Tizio a questo punto si rivolge al tribunale, come andrà a 
		finire? 
		 
		
		a) Tizio sicuramente perderà la causa, perché la condizione che è stata 
		stipulata è sospensiva, e di conseguenza sino quando Tizio non avrà 
		avuto il finanziamento, Caio e il legittimo proprietario dei beni, e 
		quindi può farne quello che vuole. Certo è che se si avvera la 
		condizione i beni saranno  inservibili, 
		e Tizio per lo meno ed esclusivamente potrà chiedere il risarcimento del 
		danno a Caio, ma fino a quando la condizione non si avvera, possiamo 
		affermare che Tizio non è legittimato ad agire in giudizio per far 
		valere un diritto che non ha e che forse non avrà mai; 
		
		b) Tizio vincerà la causa, ma la domanda che deve fare al 
		tribunale è di natura cautelare; in effetti egli non è titolare del 
		diritto di proprietà sui generi alimentari, ma indubbiamente gode di 
		un'aspettativa di diritto, una aspettativa che appunto è tutelata dal 
		diritto, che gli permette quindi di poter compiere atti conservativi sui 
		beni che probabilmente diverranno di sua proprietà,- 
		
		c) Tizio sicuramente vincerà la causa, perché, come abbiamo visto, la 
		condizione influisce sull'efficacia del contratto, ma non sulla sua 
		validità. Di conseguenza Tizio farà valere in tribunale un contratto 
		perfettamente valido, che gli dà i diritti sulla merce, solo che questo 
		contratto potrebbe non avere mai esecuzione per il fatto che la 
		condizione non si avvera, ma ciò non vuol dire che Tizio non sia il 
		titolare del diritto, tanto che nel caso in cui la condizione poi non si 
		avveri, la conseguenza sarà semplicemente che Tizio dovrà risarcire 
		danni a Caio, danni che tra l'altro non si sono verificati, visto che 
		Tizio evitando che i generi alimentari si rovinassero, ha salvaguardato 
		gli interessi dello stesso Caio; 
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