Risposta
68) Tizio ha stipulato un contratto con Caio, ma è stato ingannato dallo
stesso Caio, e quindi il contratto è annullabile per dolo. Caio, da
quell'imbroglione che è, si rende conto di Tizio scoperto il fatto agirà
sicuramente in giudizio per fare annullare il contratto, e allora pensa
di porre rimedio a questa situazione, e prima ancora che Tizio si renda
conto dell'imbroglio subito, gli fa firmare una dichiarazione, nella
quale si dichiara che in ogni caso rinuncia ad un eventuale azione di
annullamento del contratto concluso con Caio. Tizio firma la
dichiarazione senza problemi, perché crede che il contratto sia
perfettamente valido, ma poi scopre di essere stato raggirato, e chiede
spiegazioni a Caio, ma questi gli risponde che ormai lui con la sua
dichiarazione ha convalidato il contratto annullabile, e quindi non può
più fare nulla. È vero quello che dice Caio?
a) purtroppo sì, Tizio avendo firmato con la dichiarazione ha
sostanzialmente ammesso di non voler agire per l'annullabilità del
contratto, e quindi per lui non c'è più nulla da fare;
b) Caio ha ragione, perché la convalida non è altro che una
dichiarazione unilaterale con il quale la parte dichiara di non voler
annullare un contratto, e quindi non è un negozio giuridico, ma è
equiparabile alle promesse unilaterali. Di conseguenza Tizio dovrà
comunque onorare il contratto, sperando che la prossima volta stia più
attento;
c) Tizio potrà comunque agire in giudizio per fare annullare il
contratto, perché è vero che ha convalidato il contratto, ma è anche
vero che l'atto che lui ha posto in essere è un negozio giuridico
unilaterale, che è basato anche sulla conoscenza del vizio, in questo
caso qui il dolo, relativo al contratto stesso. Tizio non era
consapevole che il contratto che aveva stipulato era annullabile per il
dolo di Caio, ed è per questo che ha firmato la convalida, che quindi
non è valida, non è una vera convalida;-
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