Claudio Mellone, Manuale di Diritto Privato
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erede apparente

Se confrontiamo l'art. 533 e l'art. 534, notiamo che in entrambi casi si può agire contro un erede apparente, ma le figure di questi "eredi apparenti" non sono uguali.
Nel caso dell'art. 533 (la normale petizione di eredità) erede apparente è chi possiede i beni ereditari affermandosi erede.
Nel caso dell'art. 534 si agisce contro i terzi che hanno acquistato l'eredità da chi possedeva a titolo ereditario, o senza titolo.
Da ciò comprendiamo che le due norme vedono l'erede apparente sotto due diversi punti di vista. Abbiamo quindi due figure di erede apparente, quello dell'art. 533, e quello dell'art. 534, solo che nel primo caso è ancora nel possesso dei beni ereditari, (e l'erede vero "se la prende" con lui), nel secondo caso l'erede vero non agisce contro (o solo contro), l'erede apparente, ma contro i suoi aventi causa, e quindi la figura dell'erede apparente vale più nei confronti dei terzi, che hanno acquistato da chi diceva di essere erede. L'erede vero, può quindi recuperare i beni che ora sarebbero di terzi, rispetto all'erede apparente, ma questi terzi possono vittoriosamente resistere all'azione dell'erede (vero), alle condizioni che abbiamo già visto parlando della petizione dell'eredità contro i terzi.

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