Claudio Mellone, Manuale di Diritto Privato
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i legittimari e le quote a loro riservate

 Sono questi i legittimari, cioè le persone che non possono essere private di una parte dei beni del defunto, ma quanto gli spetta di questi beni? Vediamolo, nei grafici posti qui sotto:




esistenza di un solo figlio
(art.537 c.c. comma 1)




esistenza di più figli
(art.537 c.c. comma 2)




esistenza dei soli ascendenti
(art.538 c.c. )




esistenza del solo il coniuge
(art.540 c.c. )




esistono il coniuge e un figlio
(art. 542 c.c. comma 1)

 



esistono il coniuge e più figli
(art.542 c.c. comma 2)



esistono solo il coniuge e gli ascendenti senza figli
(art.544 c.c.)

In merito alla posizione del coniuge, dobbiamo effettuare due importati precisazioni; in primo luogo al coniuge, anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni.
Questi diritti, però, non gravano sulla porzione di legittima, ma sulla porzione disponibile e, qualora questa non sia sufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge ed eventualmente sulla quota riservata ai figli. 
Dobbiamo poi considerare la posizione del coniuge separato. L'art. 548 c.c. equipara la posizione del coniuge separato, cui non è stata addebitata la separazione, a quella del coniuge non separato. Se, poi, al coniuge separato è stata addebitata la separazione, gli potrà spettare un assegno vitalizio commisurato alle sostanze ereditarie, se godeva degli alimenti da parte del coniuge deceduto.

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