Claudio Mellone, Manuale di Diritto Privato
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parentela e affinità

Fondamentale per la comprensione del diritto di famiglia è la conoscenza dei rapporti che intercorrono tra i vari membri della famiglia. Con il matrimonio, considerato come origine della famiglia dal punto di vista legale, oltre al rapporto di coniugio tra gli sposi, si vengono a creare altri rapporti, la parentela e l'affinità.  Cominciamo con la parentela.

Sono parenti, quindi, il padre e il figlio, il nonno ed il nipote, i fratelli, i cugini, se hanno uno stipite in comune e così via.
Il testo dell'art. 74 è però stato modificato dalla l. 219\2012 che ha precisato il concetto di parentela come vediamo qui di seguito:

Con la modifica dell'art. 74, quindi, si è voluta far cessare ogni possibile discriminazione tra diverse "categorie" di figli, considerandoli tutti allo stesso modo anche in relazione ai rapporti di parentela.
Aver accertato che tra diverse persone esiste un rapporto di parentela non è però sufficiente. 

Vedremo che in numerose occasioni (soprattutto in caso di eredità) è indispensabile accertare anche il grado di parentela, accertare, cioè, chi sono i parenti più "vicini" e più "lontani".
Per l'accertamento del grado di parentela ci soccorre l'art. 76 del codice civile. Questo distingue due linee di parentela, la linea retta e quella collaterale, schematicamente:

Secondo l'art. 77 c.c. la parentela non ha effetti giuridici oltre il sesto grado, salvo che per alcuni effetti specialmente determinati. Ancora sulla parentela ricordiamo che i fratelli sono indicati dal codice in maniera diversa secondo che abbiano in comune solo il padre o solo la madre o entrambi. Si indicano, infatti come:

Passiamo ora all'affinità.

Il calcolo dei gradi di affinità è speculare rispetto a quello di parentela.
Secondo l'art. 78 c.c., infatti: " Nella linea e nel grado in cui taluno è parente d'uno dei coniugi, egli è affine dell'altro coniuge". La moglie di mio fratello, quindi, è mia affine di secondo grado, visto che io sono parente di secondo grado con mio fratello. Gli affini dei coniugi, però, non sono affini anche tra loro; la moglie di mio fratello è, quindi, mia affine ma non è affine anche a mia moglie. L'affinità non cessa con la morte di uno dei coniugi, ma tra affini non esistono diritti ereditari.

 

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