Claudio Mellone, Manuale di Diritto Privato
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Secondo il vantaggio delle parti

I negozi giuridici si distinguono, ancora, in base al corrispettivo che si è tenuti a dare in cambio del vantaggio ricevuto; abbiamo:
1) negozi a titolo oneroso: sono quelli in cui un soggetto riceve un vantaggio in cambio di un suo sacrifico. Tra vantaggio e sacrificio esiste una stretta relazione, un nesso di causalità.
2) negozi a titolo gratuito: sono quelli in cui un soggetto riceve un beneficio senza un correlativo sacrificio.
Tipico esempio del primo tipo di negozio è la compravendita, del secondo il deposito che è, se non stabilito diversamente, è a titolo gratuito.
Il negozio è a titolo gratuito anche quando chi esegue gratuitamente la prestazione, ha, in realtà, un interesse patrimoniale, come nel caso del cantante che si esibisce senza compenso sperando di ottenere un ritorno pubblicitario. La disciplina legislativa dei due tipi di negozi è diversa in merito alla responsabilità di chi esegue la prestazione; possiamo affermare, quindi, come regola generale che: la parte che ha eseguito la prestazione gratuitamente risponde solo nelle ipotesi più gravi per il suo inadempimento.

Ad esempio in tema di deposito l'art. 1768 c.c. dispone che se il deposito è gratuito, la responsabilità per colpa è valutata con minor rigore; ancora nella donazione il donante, se non in dolo, non risponde dei vizi della cosa donata ed, infine, in tema d'interpretazione dei contratti la legge stabilisce che nei casi dubbi il contratto, se a titolo gratuito, deve essere interpretato nel senso meno gravoso per l'obbligato.

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