Usufrutto
nozione |
è il diritto reale che permette all'usufruttuario di godere della
cosa e di trarne ogni utilità |
L'usufrutto è un altro diritto reale che limita in maniera quasi completa le facoltà del proprietario sul bene.
Da questo punto di vista è simile all'enfiteusi, ma da questa se ne distingue
perché l'usufruttuario deve rispettare la destinazione economica del bene
e non ha alcun obbligo di miglioramento.
Aggiungiamo, poi, che non è previsto
alcun diritto di affrancazione in suo favore.
Anche con queste differenze,
tuttavia, le facoltà del proprietario sono totalmente compresse, tanto che per
indicare il suo diritto di parla di "nuda proprietà".
Il proprietario può però
vendere la sua nuda proprietà, o costituirvi pegno o ipoteca.
L'usufrutto si distingue dall'enfiteusi anche per i beni che ne possono
costituire l'oggetto.
Mentre l'enfiteusi ha per oggetto solo beni immobili,
l'usufrutto può avere oggetto anche beni mobili, titoli di credito (come le
azioni), ma anche aziende, universalità prodotti dell'ingegno oltre a,
ovviamente, ai beni immobili.
In genere tale diritto ha ad oggetto beni inconsumabili, ma può esserci usufrutto anche su beni
consumabili (art. 995 c.c.).
In questo caso
l'usufruttuario non potrà certo restituire la stessa cosa ricevuta ( pensiamo
che oggetto dell'usufrutto siano delle caramelle) ma un'altra di uguale quantità
o qualità o pagare il valore del bene.
Si parla in questi casi di "quasi
usufrutto" e si discute se questo possa esistere da solo o riguardi beni che
sono compresi in un più vasto usufrutto di beni inconsumabili (vedi il primo
comma dell'art. 995 c.c.). La dottrina è in
prevalenza per la prima ipotesi.
Schematizziamo, ora, nel solito modo gli elementi essenziali dell'usufrutto. Avendo già detto del suo oggetto, vediamo come si costituisce.
costituzione |
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In merito alla durata, l'art. 979 c.c. ci chiarisce che questo non può eccedere la durata della vita dell'usufruttuario, e che, di conseguenza, non può essere perpetuo. Se è costituito a favore delle persone giuridiche non può eccedere trenta anni.
Visto il modo come si costituisce il diritto, analizziamone il contenuto che si sostanzia nei diritti e negli obblighi dell'usufruttuario e del proprietario. Cominciamo con l'usufruttuario.
diritti e obblighi dell'usufruttuario |
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Occupiamoci, ora, in maniera particolare degli obblighi dell'usufruttuario.
Abbiamo già visto che deve rispettare la destinazione economica del bene.
Aggiungiamo che deve prendere le cose nello stato in cui si trovano, ma non deve
certo restituirle così come si trovavano.
Questo non significa, tuttavia, che l'usufruttuario può deteriorare i beni sino
a distruggerli o danneggiarli. Dispone, infatti, il secondo comma dell'art.
1001 c.c. che:
Nel godimento della cosa egli deve usare la diligenza del buon padre di famiglia |
L'usufruttuario restituirà quindi il bene dopo averlo usato secondo la necessaria diligenza, e se questa è stata osservata, il proprietario non potrà certo dolersi delle condizioni in cui è stato restituito il bene. Nell'ambito degli obblighi gravanti sull'usufruttuario secondo l'art. 1004 c.c. vi rientrano le spese per la manutenzione ordinaria, la custodia e l'amministrazione del bene.
Deve, inoltre, provvedere a sostenere tutti i pesi che gravano sul reddito, e ciò perché ha l'effettivo godimento del bene (art. 1008 c.c.) mentre al proprietario spettano i carichi gravanti sulla proprietà (art. 1009 c.c.) ma l'usufruttuario dovrà corrispondere l'interesse sulla somma pagata.
Consideriamo, ora, la posizione del proprietario.
diritti e obblighi del proprietario |
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Vediamo i casi di cessazione dell'usufrutto.
cessazione dell'usufrutto |
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Chiudiamo l'argomento con alcune precisazioni in merito ai soggetti che possono essere titolari di un usufrutto.
L'usufrutto può avere un solo titolare, tuttavia possiamo ancora distinguere:
1. Cousufrutto: è il caso in cui l'usufrutto
appartenga per quote indivise a più persone; l'ipotesi è prevista in generale
nell'articolo 1100 c.c. ( "quando la proprietà o altro diritto reale
spetta in comune a più persone.." dispone l'art.1100);
2. Usufrutto
congiuntivo: abbiamo accennato a questo particolare tipo di usufrutto,
è il caso in cui l'usufrutto spetta a più persone, di solito ai coniugi
relativamente all'appartamento dove abitano o a un terreno; nel caso in cui uno
degli usufruttuari muoia, la sua quota va ad accrescere la quota dell'altro
usufruttuario rimasto in vita;
3. Usufrutto successivo: si
dispone per testamento o per donazione, che alla morte dell'usufruttuario
l'usufrutto si trasferirà ad altra persona; gli articoli 698 c.c. per la
successione e 795 c.c. ( che si richiama al 698) per la donazione vietano questo
tipo di usufrutto.
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